“Il potere! É l’unica cosa che conta per un camorrista…la massima aspirazione;
il resto è una conseguenza!”
Maurizio Prestieri
CRISTINA REDONDO/OPINIÓ/TRIBUNA
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ratando un poco de huir de la vorágine comunicacional de estos días, sobre el proceso independentista de Catalunya y sobre la posición de España al respecto, el miércoles por la noche mi Prime Time favorito fue el de Italia.
Roberto Saviano rompía shares de audiencia ilustrándonos sobre la Camorra, y en concreto sobre la figura del “il Boss”, que es como llaman en Italia a los jefes de la Camorra Napolitana. El programa Kings of Crime liderado por Roberto Saviano fue un programa de total calidad mediática y de gran interés criminológico. La única lástima es que la cadena Nove, con la que se retrasmite el programa de Saviano, no emite en el extranjero, y, la única forma de verlo desde España, es a través de emisiones en internet.
Aún y así, conseguí verlo y disfrutarlo. Kings of Crime fue todo un aprendizaje de honestidad y crudeza, pero también de nobleza a través del crimen.
Fue de gran interés todas las experiencias que se comentaban durante el programa, pero fue la entrevista posterior lo que más captó mi atención. Maurizio Prestieri, jefe camorrista de Secondigliano (Napoles) era entrevistado por Saviano. Prestieri narró algunas de sus experiencias en la Camorra, cómo se había sentido en la cárcel y cómo era el crimen organizado por dentro.
De todo lo que comentó Prestieri, me quedo con una frase: ”Il comandare è la droga più bella che esiste”(El poder es la droga más bella que existe). Esa frase da sentido a muchas experiencias en torno al poder, sea cual sea su origen. Y esa frase me hace pensar también, de repente, en el proceso de Independencia en Catalunya. En los momentos en que escribo estas líneas, aún no tenemos acuerdo. Ni España ni Catalunya. Nuestros dirigentes no dan un paso atrás para dialogar.
Como Prestieri da a entender, el poder es belleza, atrae por sí solo, tiene fuerza y crea adicción. Pero lo mismo que la belleza, el poder también tiene un lado oscuro, un lado vanidoso que sólo se deja vislumbrar por los más cercanos a quién tiene el poder. Es ese lado vanidoso que no deja avanzar. El mismo que no permite un acuerdo entre Catalunya y España. El mismo que provoca la violencia. El mismo que manipula a los medios de comunicación. Ese es el poder por el poder. El poder del ganar por el ganar. No importa ni el juego sucio ni el precio a pagar.
Mientras la población desea llegar a un acuerdo en paz y sin violencia, nuestros políticos sólo tienen una máxima aspiración: gobernar sin importarles las consecuencias. Olvidan la fe que la población depositó en la democracia un día. Olvidan que no sólo se les eligió para asistir al Congreso, al Parlamento o a sus despachos, sino que también se les eligió para gobernar con sentido común, para dar servicio y ayudar al pueblo que los eligieron. Da igual que sea Madrid o Barcelona. El político que olvida, rápidamente debe recordar a través del clamor de la población : las urnas, el respeto a las leyes, el respeto a la democracia. Porque como decía muy acertadamente, durante su entrevista con Roberto Saviano, el camorrista napolitano, Maurizio Prestieri: “el poder es la droga más bella que existe”, añado yo: pero también puede ser la más destructiva.
English :
Trying to get away from the communicational whirlwind of these days, about the Catalan Independence process and the Spanish point of view about it, at Wednesday night my favorite Prime Time was the one from Italy.
Roberto Saviano broke enlightening audience shares on the Camorra, and specifically on the figure of the “il Boss”, which is what the leaders of the Neapolitan Camorra called in Italy. The Kings of Crime program led by Roberto Saviano was a program of total media quality and of great criminological interest. The only regret is that the channel Nove, with which Saviano’s program is backed up, does not broadcast abroad, and the only way to see it from Spain (or abroad) is through internet broadcasts.
Even so, I got to watch it and enjoy it. Kings of Crime was an apprenticeship of honesty and crudeness, but also of nobility through crime.
It was of great interest all the experiences that were commented during the program, but it was the later interview that pays my attention the most. Maurizio Prestieri, a Camorra Chief of Secondigliano (Naples) was interviewed by Saviano. Prestieri narrated some of his experiences in the Camorra, how he had felt in prison and how organized crime was inside.
Of everything Prestieri commented, I am left with a sentence: “Il comandare è the drug più bella che esiste” (Power is the most beautiful drug that exists). That phrase gives meaning to many experiences around power, whatever its origin. And that phrase also makes me think, suddenly, of the process of Independence in Catalonia. In the moments in which I write these lines, we still do not have an agreement. Neither Spain nor Catalonia. Our leaders do not take a step to dialogue.
As Prestieri implies, power is beautiful, attracts by itself, has a strength and creates addiction. But like beauty, power also has a dark side, a vain side that is only allowed to be glimpsed by those closest to who has the power. It is that vain side that does not let go. The same that does not allow an agreement between Catalonia and Spain. The same that causes violence. The same that manipulates the media. That is power for power. The power of winning by winning. No matter the dirty game or the price to pay.
While the population wants to reach an agreement in peace and without violence, our politicians only have a maximum aspiration: to govern without caring the consequences. They forget the faith that the population deposited in the democracy one day. They forget that not only were they elected to attend the Congress, the Parliament or their dispatches, but they were also elected to rule with common sense, to serve and assist the people who elected them. It does not matter if it’s Madrid or Barcelona. The politician who forgets must quickly remember through the clamor of the population: urns, respect for laws, respect for democracy. Because, as he said very rightly, during his interview with Roberto Saviano, the Neapolitan camorrista, Maurizio Prestieri: “Power is the most beautiful drug that exists,” and I add, but it can also be the most destructive.
Italian:
Cercando di fuggire dal vortice comunicativo di questi giorni, sul processo indipendente della Catalogna e sulla posizione della Spagna in materia, il Mercoledi sera il mio Prime Time preferito era quello dell’Italia.
Roberto Saviano ha spezzato le parti pubbliche illuminanti sulla Camorra e in particolare sulla figura “il Boss”, che è quello che i leader della Camorra napoletana hanno chiamato in Italia. Il programma Kings of Crime, guidato da Roberto Saviano, è un programma di qualità totale dei media e di grande interesse criminologico. L’unico rimpianto è che la catena Nove, con la quale il programma Saviano è stato eseguito il backup, non trasmetta all’estero e l’unico modo per vederlo dalla Spagna è attraverso le trasmissioni via Internet.
Anche così, ho avuto modo di vederlo e goderlo. Kings of Crime era un apprendistato di onestà e crudeltà, ma anche di nobiltà attraverso il crimine.
Era di grande interesse tutte le esperienze che sono state commentate durante il programma, ma è stata la successiva intervista che ha colto la mia attenzione il più. Maurizio Prestieri, sconfitta principale di Secondigliano (Napoli) è stato intervistato da Saviano. Prestieri ha raccontato alcune delle sue esperienze nella Camorra, come aveva sentito in carcere e come la criminalità organizzata era dentro.
Di tutto quello che ha scritto Prestieri, mi sono lasciato una frase: “Il comandare è la droga più bella che esiste”. Questa frase dà significato a molte esperienze intorno al potere, indipendentemente dalla sua origine. E anche questa frase mi fa pensare all’improvviso del processo di Independenza in Catalogna. Nei momenti in cui scrivo queste righe, non abbiamo ancora un accordo. Né Spagna né Catalogna. I nostri leader non si fanno un passo indietro al dialogo.
Come Prestieri implica, il potere è bello, attrae da solo, ha forza e crea dipendenza. Ma come la bellezza, il potere ha anche un lato oscuro, un lato vano che è permesso solo di essere scorciato da quelli più vicini a chi ha il potere. È quel lato vano che non lascia andare. Lo stesso che non consente un accordo tra la Catalogna e la Spagna. Lo stesso che provoca violenza. Lo stesso che manipola i media. Questo è il potere per il potere. Il potere di vincere con la vittoria. Non importa il gioco sporco o il prezzo da pagare.
Mentre la popolazione vuole raggiungere un accordo in pace e senza violenza, i nostri politici hanno solo una massima aspirazione: governare senza curare le conseguenze. Dimenticano la fede che la popolazione si deposita nella democrazia un giorno. Dimenticano che non solo sono stati eletti a partecipare al Congresso, al Parlamento o alle loro uffici, ma sono stati anche eletti a governare con buon senso, per servire e aiutare i popoli che li hanno eletti. Non importa se sia Madrid o Barcellona. Il politico che dimentica deve ricordarsi rapidamente attraverso il clamore della popolazione: urne, rispetto per le leggi, rispetto per la democrazia. Perché, come ho detto in modo molto giusto, durante il suo colloquio con Roberto Saviano, il camorrista napoletano, Maurizio Prestieri: “Il potere è il farmaco più bello che esiste”, aggiungo, ma può anche essere il più distruttivo.
